giovedì 18 gennaio 2018

Sintesi


E quindi uscimmo a riveder le stelle
Dante Alighieri, Inferno XXXIV, 139

La fenomenologia dell'artificiale, qui analizzata attraverso la categoria dei pigmenti, non si esaurisce nel solo ambito della scienza e della tecnica. Da un primo tentativo di inquadrare l'argomento di indagine all'interno di una mappa concettuale, emerge infatti la necessità di affrontare l'analisi su più livelli conoscitivi, in primis quello lessicale. Particolarmente efficaci la definizione e il glossario, che hanno permesso di definire definire in italiano e in alcune lingue straniere - elemento ormai imprescindibile per una ricerca completa - il significato dell'espressione "pigmenti artificiali" e di un piccolo insieme di parole appartenenti a questo campo semantico.

In ottemperanza al modello analitico elaborato dal prof. Massimo Negrotti, vengono indagati gli elementi costitutivi, le forme e i materiali dei pigmenti sintetici, così come appaiono da un esame autoptico (o, se vogliamo, genericamente sensoriale). Il passo successivo, che richiede uno sforzo ermeneutico superiore rispetto alla semplice osservazione, consiste nell'individuazione della prestazione essenziale e delle funzioni sostitutive, ovvero delle caratteristiche precipue che conferiscono lo status di artificiale alla cosa trattata.

Una volta identificato e definito con sufficiente chiarezza l'oggetto di indagine, la ricerca si sposta sugli aspetti socio-culturali del fenomeno: non solo la stampa e i mezzi di informazione, ma anche la letteratura, la musica,il cinema e perfino i fumetti. L'obiettivo è individuare in quale modo la società civile entri in contatto con i pigmenti artificiali e quali siano le possibili narrazioni intorno al riguardo.

Vi sono poi gli aspetti più ingegneristici, vale a dire le scienze, le tecnologie, i brevetti e le industrie del colore. In questo contesto vengono presi in considerazione i numeri, i grafici e le statistiche, attraverso i quali possano emergere gli aspetti quantitativi del fenomeno, ma anche la natura degli utenti, le specifiche tecniche che ne regolano la produzione, i simboli e infine i rischi che ne derivano.

Concludono la ricerca alcune considerazioni di carattere storico-culturale, che ripercorrono da una parte la nascita e la diffusione dei pigmenti artificiali attraverso i luoghi, i personaggi e le storie più significative, dall'altra i modelli (reali o fantastici) e le metafore.

A corollario dell'intero lavoro di analisi è stato redatto e illustrato un abbecedario, che nella sua composizione eterogenea e policromatica raccoglie in un solo post tutte le suggestioni artistiche, culturali, storiche e ingegneristiche presentate nel blog.

martedì 16 gennaio 2018

Una metafora

Una metafora moderna dei pigmenti artificiali è la penna 4 Colori prodotta dall'azienda francese BIC a partire dagli anni '70. Questa penna - come recita la pubblicità - raccoglie in una sola penna la magia di 4 colori. In maniera del tutto analoga, l'infinita moltitudine dei pigmenti di sintesi disponibile oggi è in realtà ricavata a partire da una sola specie chimica: l'anello benzenico.

Bic 4 Colori


lunedì 1 gennaio 2018

Brevetti

La storia dei brevetti legati ai pigmenti artificiali non poteva che iniziare con Henry William Perkin, il giovane chimico inglese che nel 1865 scopre il processo di sintesi della porpora di anilina. Questa invenzioni ha ripercussioni soprattutto in ambito tessile, come dimostra la letters patent rilasciata allo stesso Perkin dalle autorità britanniche.



« Producing a new coloring matter for dyeing with a lilac or purple color
stuffs of silk, cotton, wool, or other materials »

Da allora la ricerca di nuovi metodi e strumenti per la produzione di colori artificiali non si è mai arrestata. Ancora nel 2004 l'azienda tedesca Mca Technologies GmbH deposita una richiesta di brevetto che intitolata Process for the preparation of organic pigments.





Le macchine

Oltre ai processi per la produzione dei pigmenti, sono oggetto di grande interesse tutti i macchinari sviluppati nell'ambito dell'industria del colore. In ambito tessile, particolarmente importanti sono le macchine utilizzate per la tintura dei tessuti.


Pressure Dye Machine , allegato al brevetto US2792702A sotto descritto.



Numero di pubblicazioneUS2792702 A
Tipo di pubblicazioneConcessione
Data di pubblicazione21 mag 1957
Data di registrazione3 giu 1955
Data di priorità3 giu 1955
InventoriWalter J NewcombWilliamson James Saunders
Assegnatario originaleBurlington Engineering Company
Esporta citazioneBiBTeXEndNoteRefMan
Link esterni: USPTOAssegnazione dell'USPTOEspacenet